Come può esistere una Divina Dicotomia?
Una Nota da Neale Come può esistere una Divina Dicotomia? Miei cari amici… Quando ero un ragazzino vivevo in un mondo bianco e nero. A me sembrava che le cose fossero o l’uno o l’altro. Vedevo pochissimo grigio tra il nero e il bianco, e di sicuro non concepivo un mondo nel quale due serie di fatti ovviamente contraddittori potessero esistere simultaneamente nello stesso luogo ed essere entrambe vere. Quando sono cresciuto, e in particolar modo da quando ho ricevuto i messaggi dei libri di Conversazioni con Dio, sono arrivato a comprendere che la dicotomia è possibile. Una dicotomia è una situazione in cui due esperienze, testimonianze o verità apparentemente contraddittorie sembrano esistere armoniosamente nello stesso spazio e nello stesso momento. La logica ci dice che ciò non sarebbe possibile. La logica sostiene che due verità che si contraddicono l’un l’altra non possono esistere simultaneamente nello stesso spazio in modo armonioso. E quindi il nostro senso logico ci contrasta continuamente quando consideriamo questo messaggio da Conversazioni con Dio. Ma CcD sottolinea il fatto che esiste qualcosa come la divina dicotomia, e dice che la divina dicotomia si trova in ogni parte dell’Universo. Ciò perché l’Universo non è un sistema ad esclusione reciproca. Non è un sistema all’interno del quale una cosa non può essere vera se un’altra è vera. E’ un sistema in cui due cose possono essere vere allo stesso tempo, anche se può sembrare che si contraddicano a vicenda. Permettetemi di darvi un esempio molto semplice, se non semplicistico, col quale poter illustrare questo principio. Diciamo che sta piovendo dappertutto. La pioggia cade abbondantemente da due giorni. La pioggia è un bene o un male? Ecco una divina dicotomia. Una persona da una parte della strada dice che la pioggia è un bene perché nutre le sue coltivazioni e umidifica i suoi campi riarsi. L’uomo dall’altra parte della strada maledice la pioggia, perchè aveva programmato una grande sagra all’aperto. Aveva affittato la sua proprietà ad un luna-park che stava arrivando in paese e contava di guadagnare molto denaro dall’evento poiché le sue entrate erano basate sul numero di ingressi. Il diluvio torrenziale per quasi due giorni ha ridotto la folla partecipante ad una manciata di persone. E quindi a pochi metri di distanza l’uno dall’altro ci sono due uomini che hanno sperimentato la stessa identica situazione in modi esattamente opposti. Questo è un semplice esempio di ciò che CcD intende quando si riferisce ad una dicotomia divina. Ci sono esempi molto più sofisticati di dicotomia divina nello schema universale delle cose, e, in realtà, gli scienziati incontrano continuamente queste condizioni. Cosa ciò abbia a che fare con noi nella nostra vita quotidiana è facile da vedere una volta che l’abbiamo guardato attentamente. Nella mia vita ho affrontato molte situazioni in cui mi veniva chiesto di credere che due cose fossero vere allo stesso tempo. Mi sono rifiutato di farlo, perché avevo l’impressione che una cosa del genere non fosse possibile. Dalla mia rivelazione dei messaggi di Conversazioni con Dio, vedo che non solo una cosa del genere è possibile, ma che è piuttosto ordinaria nel nostro Universo duale. Invece, questo nuovo modo di pensare mi ha tolto da un mondo bianco o nero e mi ha spostato in un mondo in cui punti di vista opposti non devono sempre opporci l’un l’altro, e in cui affermazioni contraddittorie non devono creare conflitto. Per usare un esempio eclatante a cui riesco a pensare nell’immediato, ora riesco ad abbracciare l’idea di “America la bella” e del “Brutto Americano” (titoli di film – n.d.t.), perché vedo che entrambe le caratterizzazioni possono essere esatte allo stesso tempo. Questo modo di pensare dualistico mi permette di esplorare una verità più profonda e di investigare possibilità più grandi che non esistevano in un mondo del tipo “o… o…”. Spostandomi da un mondo “o… o…” ad un mondo “entrambi… e…”, vedo che sia “questo” che “quello” possono esser veri nello stesso momento, e questo mi permette di vedere molto meglio come sono davvero le cose nel mondo intorno a me. ∼ Con amore, Neale
Dio come sperimenta Se Stesso?
Lettere a Neale Caro Neale… Una domanda che mi è sorta leggendo i tuoi libri è questa. Se tutto è Uno (ed è una cosa in cui credo) allora Dio come fa a sperimentare qualcosa? Ad esempio, come facciamo a formare relazioni, o relazioni intime, se siamo tutti la stessa cosa? E il libero arbitrio è solo un’illusione, considerando che tutto è Dio, è la sua volontà, non la nostra? Come fa Dio ad amare “noi” come suoi figli se sa di essere esattamente questo? Tutto quello che hai scritto non è solo Dio che parla a se Stesso, prendendosi in giro? Grazie molte. Erin Neale Risponde Cara Erin, buone domande. Ecco le mie risposte, una alla volta: 1. Il fatto che tutto sia uno non preclude a Dio di sperimentare qualcosa. Dio sperimenta tutto, attraverso le varie parti di se stesso. Il fatto che il tuo corpo sia tutto Un Corpo non impedisce alla tua testa di sperimentare un mal di testa, anche se le punte dei tuoi piedi stanno bene, giusto? Le varie parti di te possono sperimentare cose diverse, permettendo all’Intero Corpo di sperimentarle. Il sesso è un buon esempio. Può darsi che tu stia usando una o due parti del tuo corpo, ma ciò non impedisce al tuo intero corpo di sperimentarlo. 2. Formiamo relazioni intime con gli altri nello stesso modo in cui formiamo relazioni intime con noi stessi. Non hai una relazione intima con te Stessa? Non parli mai a te stessa, o pensi tra te e te, o ti consoli, ecc.? Ovviamente si. Il fatto che tu non sia separata da te stessa non ti impedisce di fare queste cose. 3. Dio dice “Ciò che volete per voi, io lo voglio”. Dio permette ad ognuno dei suoi molti aspetti di esprimersi liberamente, al livello di coscienza che possiede. Hai ragione, tutto E’ volontà di Dio, e la VOLONTA’ di Dio è che ogni essere umano, che è una parte di Dio, esprima la propria Volontà individualmente in qualsiasi modo scelga di farlo. Ma quando lo facciamo, stiamo esprimendo la Volontà di Dio. Lascia che ti dia un esempio pratico. Pensi di poter anche solo alzare il tuo dito mignolo se Dio non volesse che tu lo facessi? No. Non potresti. Ciò non significa, tuttavia, che Dio ti FORZI a farlo. Quindi se alzi il mignolo lo fai come atto di volontà personale, libera. Ma non potresti FARLO se Dio non volesse. Dio potrebbe fermarti in un minuto. In un secondo. In meno di un secondo. Allora vediamo che è Volere di Dio che tu esprima il Tuo Volere. Giusto? Lo vedi? I due sono la stessa cosa. Hai esattamente ragione. Ma le due Volontà non sono in contraddizione. Il Volere di Dio è il tuo Libero Arbitrio. Vedi? 4. Dio ama “noi”, anche se sa di ESSERE noi, nello stesso modo in cui noi amiamo noi stessi. Posso amare me stesso anche se so di essere il Sé che sto amando. Qual è il problema? 5. Si, tutto ciò che ho scritto è Dio che parla con Se Stesso, ma non sta “prendendo in giro” Se Stesso. E’ Dio che parla a Se Stesso, ricordando alle parti di Se Stesso quello che queste parti individuali di Se Stesso hanno dimenticato. Spero di averti chiarito le cose Erin. ∼ Con amore,Neale
La Felicità è una decisione
Felicità e Amore Una Nota da Neale… Miei cari amici, C’è una chiave per la felicità e l’amore che pochissime persone hanno abbracciato — e di cui molti non hanno mai sentito parlare. Comunione con Dio ci dà questa chiave, ed eccola: la Felicità è una decisione, non un’esperienza. Puoi decidere di essere felice senza avere ciò di cui pensavi di aver bisogno per essere felice, e lo sarai. E’ una delle cose più importanti che potresti mai arrivare a capire. Quindi lascia che la ripeta. La felicità è una decisione. La tua esperienza è il risultato della tua decisione, non la causa. In altre parole, se sperimenti qualcosa tipo produrre felicità, è perchè hai preso questa decisione al riguardo. Non è l’esperienza che ha prodotto la decisione, è la decisione che ha prodotto l’esperienza. Per inciso, vale lo stesso per l’amore. L’amore non è una reazione, l’amore è una decisione. Quando ti ricordi questo, ti stai avvicinando alla maestria. Quando lo applichi alla tua vita, sei arrivato a destinazione. Potresti pensare di aver bisogno di un’altra persona particolare per essere completo, o di uno specifico lavoro per avere successo, o di qualche altra gratificazione emotiva o fisica per essere felice. E’ il momento in cui potresti voler notare che sei qui, proprio ora, senza quella cosa. E allora perché pensi di averne bisogno? Un attento esame rivelerà che non ne hai bisogno per essere felice, neanche per idea. L’ironia è che quando entri nella felicità, con o senza quella persona o situazione di cui immaginavi di aver bisogno, metti te stesso in una posizione molto migliore per attrarre quella persona o situazione. Ciò perché la felicità attrae. E’ come un magnete. E’ l’energia più elevata, accanto all’amore. In realtà, la felicità è amore, percepito. Il trucco, quindi, è essere felici prima di avere ciò di cui pensi di aver bisogno per essere felice. Non aspettare fino a dopo averla ricevuta — o potresti non riceverla mai. CcD ti invita ad arrivare dal luogo in cui vorresti andare. In un certo senso, arrivi lì prima di arrivarci — ed è questo arrivo che ti porta lì. Quindi scegli di essere felice, in ogni caso. Sarà una delle decisioni più potenzianti che potrai mai prendere. Come si può scegliere di essere felici prima che accada qualcosa che ci renda felici? Ci sono molti modi per farlo, ed ecco una semplice tecnica suggerita dal famoso monaco buddista Thich Nat Han: sorridi cinque volte al giorno senza alcuna ragione. Sorridere effettivamente produce un effetto biologico nel tuo corpo. Invia una scarica chimica in tutto il corpo ed eleva davvero lo spirito. Provalo oggi. Poi, ogni giorno questa settimana, sorridi cinque volte al giorno senza motivo. Fallo mentre sei nel traffico. Fallo mentre sei nella doccia. Fallo camminando per strada, o alla scrivania mentre lavori. Senza alcuna ragione, inizia improvvisamente a sorridere. Osserva il tuo umore che cambia, anche se niente al tuo esterno si è mosso. ∼ Con amore, Neale
Come posso aiutare il mio amico?
Lettere a Neale Caro Neale,Il mio fidanzato, Jeff, perse suo fratello a 18 anni (uno sparo accidentale). Jeff lo piange da 18 anni ed è ancora pieno di rabbia e risentimento per la perdita. E’ felice per Jerry (suo fratello) perchè ha lasciato andare questa vita, ma è ancora arrabbiato per non avere suo fratello col quale condividere la vita. Cosa posso dire per aiutare Jeff ad essere libero dalla sua rabbia e a rendersi conto della pace, della gioia e dell’amore che suo fratello sta sperimentando? Grazie, e che Dio ti benedica.Vicci Neale Risponde Cara Vicci, sembra innaturale che il tuo fidanzato pianga la morte di suo fratello a quel livello e per così tanto tempo, a meno che non ci sia una parte di tutto questo che lui sta ancora trattenendo dentro di sé. Ha avuto qualcosa a che fare — o pensa di aver avuto qualcosa a che fare — con la morte di suo fratello? Questo genere di cose può rimanere a lungo in una persona. Potrebbe avere delle questioni irrisolte e non dette di senso di colpa fuori luogo riguardante questo fatto. E’ qualcosa che solo lui potrebbe sapere, ma se così fosse, lo inviterei gentilmente a cercare il parere di un consulente professionale.Se Jeff non è coinvolto in alcun modo nella morte di suo fratello, è insolito che lui lo pianga così a lungo. Anche in questo caso, gli esporrei gentilmente la possibilità di uscire dal quel dolore, da quella rabbia e da quel risentimento con l’aiuto di un coach o di un consulente professionale. La rabbia e il risentimento sepolti non sono sani, ovviamente, e possono emergere in altri contesti e in connessione ad altre esperienze di vita che non hanno niente a che fare col fratello di Jeff. Possono danneggiare seriamente una relazione, e possono eliminare ogni speranza di un qualsiasi tipo di vita davvero felice e piena di gioia e contentezza. Sicuramente darei a Jeff il mio libro ACCANTO A DIO La Vita Non Finisce come potente ed ispiratore messaggio di guarigione spirituale su tutta la questione della morte. Se vuole leggerlo, troverà quelli che vengono chiamati I 18 Ricordi. Sono:Il Primo Ricordo: Morire è qualcosa che fai per te stesso.Il Secondo Ricordo: Tu sei la causa della tua morte. Questo è sempre vero, non importa dove, o come, muori.Il Terzo Ricordo: Non puoi morire contro la tua volontà.Il Quarto Ricordo: Nessun sentiero che conduce a Casa è migliore di un altro.Il Quinto Ricordo: La morte non è mai una tragedia, è sempre un dono.Il Sesto Ricordo: Tu e Dio siete una cosa sola. Non c’è separazione tra voi.Il Settimo Ricordo: La morte non esiste.L’Ottavo Ricordo: Non puoi cambiare la Realtà Ultima, ma puoi cambiare la tua esperienza di essa.Il Nono Ricordo: Il desiderio di Tutto Ciò Che È è Conoscere Se Stesso nella propria Esperienza. Questa è la ragione di tutta la Vita.Il Decimo Ricordo: La vita è eterna.L’Undicesimo Ricordo: I tempi e le circostanze della morte sono sempre perfetti.Il Dodicesimo Ricordo: La morte di ogni persona serve sempre il programma di tutte le altre persone che ne sono consapevoli. Per questo ne sono consapevoli. Pertanto, non viene mai “sciupata” nessuna morte (né nessuna vita). Nessuno muore mai “invano”.Il Tredicesimo Ricordo: La nascita e la morte sono la stessa cosa.Il Quattordicesimo Ricordo: Ti trovi continuamente nell’atto di creare, da vivo e da morto.Il Quindicesimo Ricordo: Non esiste una cosa come la fine dell’evoluzione.Il Sedicesimo Ricordo: La morte è reversibile.Il Diciassettesimo Ricordo: Nella morte sarai accolto da tutti i tuoi cari, quelli che sono morti prima di te e quelli che moriranno dopo di te.Il Diciottesimo Ricordo: La Libera Scelta è l’atto di Pura Creazione, la firma di Dio, e il tuo dono, la tua gloria e il tuo potere per l’eternità.Questi Ricordi possono aprire a Jeff una prospettiva completamente nuova, Vicci, che potrebbe infine liberarlo dalla sua rabbia e dal suo risentimento.Spero che queste idee ti siano state utili, Vicci, e sono felice che tu mi abbia scritto. Fammi sapere se posso esserti ancora d’aiuto. Con Amore, Neale
Un insegnamento spirituale pericoloso
Una Nota da Neale Miei cari amici… Il messaggio che i maestri spirituali stanno diffondendo da molti anni — che “stai creando la tua realtà” — può essere un insegnamento pericoloso se non è spiegato a fondo. Ci sono due cose che dovete sapere sull’insegnamento “stai creando la tua realtà”: (1) Innanzitutto, bisogna spiegare (come abbiamo fatto molte volte qui) che non stai “creando” niente, ma semplicemente notando o ricordando la sua esistenza, e poi, focalizzandoti su qualcosa, la stai richiamando come una “manifestazione” dal Campo delle Infinite Possibilità che è il Sempre Ora/Sempre Qui delle cose. Ciò che stai creando è la tua Realtà Interiore di queste manifestazioni. E’ in questo senso che è vera l’affermazione “Tu stai creando la tua Realtà”. (2) In secondo luogo, devi capire che anche ciò che chiamiamo l’atto di “creare” gli Eventi Esteriori nella nostra vita non è qualcosa che stiamo facendo da soli. Nessun Evento Esteriore nella Fisicità viene creato da un singolo individuo. E’ qualcosa di impossibile. Questi due piccoli punti non sono “piccoli” per niente. In realtà, sono questioni importanti. Poichè queste due vaste comprensioni ci alleviano lo stress mentale ed emozionale, la frustrazione, la pressione, e i problemi che potrebbero sorgere in noi immaginando di essere responsabili di tutto ciò che succede nel mondo — o per quanto ne concerne, nella nostra stessa vita. E ancor meglio, sono meravigliosi strumenti con i quali muoverci attraverso questi avvenimenti, integrandoli con maggior facilità nella nostra esperienza terrena. Allora diamo una bella occhiata a questi due punti. Parleremo del Punto n° 1 in questo articolo e del Punto n° 2 nel prossimo. Punto Numero 1: Dato che tutto ciò che è mai stato, che è ora, e che sarà sempre, E’ wORA, l’atto della pura creazione è impossibile. Ciò che chiamiamo “creazione” è in realtà un atto di consapevolezza. E’ l’atto di divenire consapevoli di una porzione di Ciò Che E’. Alla consapevolezza si arriva ponendo l’attenzione su qualcosa. Vedi che qualcosa è lì, ma se riconosci che è lì come se fosse la prima volta, vederla produce l’impressione che tu l’abbia messa lì. Questa è l’illusione chiamata “creazione”. Come ho cercato di sottolineare diverse volte, ci sono due tipi di Eventi nella nostra esperienza su questo pianeta. Ci sono gli Eventi Esteriori, che sono Fisici, e gli Eventi Interiori, che sono Metafisici. Messa in modo semplice, c’è quello che accade, e c’è quello che noi pensiamo su ciò che accade. La maggior parte delle persone non contestualizza in questo modo i propri movimenti attraverso i momenti della vita. Ma è proprio questo il modo in cui ci muoviamo nel nostro quotidiano. Prima, qualcosa accade. Che sia qualcosa che facciamo, o che viene fatta a noi o intorno a noi. In secondo luogo, abbiamo un pensiero su quanto sta accadendo. Il nostro pensiero segue l’avvenimento così velocemente che spesso mischiamo le due cose in una sola. Immaginiamo che l’Evento Esteriore e l’Evento Interiore siano lo Stesso Evento. Non lo sono. E questo è uno dei grandi segreti mai rivelati all’umanità. Non ce l’hanno detto a scuola. La nostra società non ci ha informati su questo fatto. Non veniamo introdotti a questo segreto dalla nostra cultura comune. Nessuno vuole che lo sappiamo. Perchè? Perchè se lo sapessimo avremmo immediatamente il completo controllo sulla nostra Realtà. E questa è l’ultima cosa che la nostra società vuole che abbiamo. Come può essere controllata una società come gruppo se ogni membro di quella società ha il completo controllo individuale sulla propria Realtà? Lo scopo di ogni società totalitaria, quindi, è di farti smettere di pensare da solo pensando per te, e di convincerti ad adottare il suo pensiero anziché abbracciare il tuo. La Prima Libertà non è la “libertà di parola”. La Prima Libertà è la Libertà di Pensiero. Ricordalo sempre. E questa è l’unica Libertà che nessuno potrà mai portarti via. Questo è ciò che fa di te un Essere Divino. Questo è ciò che ti rende Sovrano del tuo Regno. Questo è ciò che fa di te “Dio”. Perchè tu hai, davvero, il potere di “creare la tua realtà”, interiormente, di qualsiasi Evento Esteriore. Puoi pensare qualsiasi cosa tu voglia pensare su ciò che accade intorno a te; su ciò che è successo nella tua vita; anche su un futuro che immagini possa accadere. I Tuoi Pensieri sono i tuoi potenti strumenti, e nessuno può impedirti di usarli. Nelson Mandela lo ha dimostrato durante i 26 anni di carcerazione del regime segregazionista bianco che ha controllato il Sud Africa così a lungo. Santa Giovanna (conosciuta anche come Giovanna d’Arco) lo ha dimostrato durante le persecuzioni francesi. E Gesù lo ha dimostrato per tutta la seconda metà della propria vita. Anche altri lo hanno dimostrato. Winston Churchill lo ha dimostrato quando gli Eventi Esteriori prodotti dalle forze aeree naziste di Hitler volevano fargli credere che l’Inghilterra fosse spacciata. Jonas Salk lo ha dimostrato quando la scienza medica voleva fargli credere che non c’era proprio cura per la poliomelite. Martin Luther King Jr., Betty Friedan, Gloria Steinem, e Harvey Milk lo hanno dimostrato quando la società americana ha detto che neri, donne e omosessuali non erano uguali a bianchi maschi eterosessuali, e che quindi non dovevano avere uguali opportunità, uguali paghe, o uguali diritti. E tu lo dimostri ogni volta che decidi che la Saggezza Convenzionale su una qualsiasi cosa potrebbe semplicemente essere sbagliata — o perlomeno, incompleta — e che tu e solo tu arrivi a decidere cosa è Reale e Vero per te. Lo fai usando le Meccaniche della Mente. Questo è il modo in cui viene creata la tua Realtà Interiore. E’ un macchinario anche troppo sofisticato da descrivere qui. Ti consiglio fortemente, fortemente di trovare una copia di Quando Tutto Cambia, Cambia Tutto e di leggerla dall’inizio alla fine. Scriviti delle note a margine. Sottolinea o evidenzia in giallo i suoi molti passaggi incredibilmente potenti e pertinenti. Procurati il libro e leggilo ora. Sta cambiando le vite ovunque. (Sto cercando di
Parlaci del Natale
Lettere a Neale Caro Neale, mi è piaciuto il tuo precedente articolo sul Natale. Anche se il tuo prossimo Bollettino uscirà dopo Natale, mi domandavo se potessi parlarcene ancora di più. Marsha Neale Risponde Cara Marsha… sono felice di farlo. Ricordo ciò che ho detto qualche anno fa in pubblico, la sera di Natale, le mie riflessioni furono registrate e poi trascritte, ecco le parole che mi arrivarono. Era nell’anno 2000. Quella notte non riuscivo a dormire. Sono stato in piedi dalle 2 alle 6, e ho avuto un’altra delle mie Conversazioni con Dio. “Dimmi del Natale”, dissi. “E’ tutto a proposito di cosa realmente?” E sentii, “Cosa intendi, è tutto a proposito di cosa realmente? Te l’ho detto un milione di volte cosa riguarda”. Così dissi “Dimmelo di nuovo. Mi sa che me lo sono perso”. E all’improvviso la mia testa si riempì di una Canzone Natalizia, una delle più gioiose e trionfanti tra le melodie di Natale. “Gioia al mondo”, iniziava la canzone, “il Signore è arrivato”. Ma non ce la facevo ancora. Continuavo a domandarmi, cosa c’è di gioioso nell’arrivo di qualcuno che diventerà un signore su di noi? Dio! Dissi… non lo capisco! E Dio rispose, “Hai ragione. Non lo capisci.” Poi Dio disse, “Ma almeno stai facendo una domanda. E questo va bene. E’ davvero difficile capire qualcosa se pensi che non ci siano più domande da fare. Non può esserti data una risposta se pensi di avere già l’unica risposta esistente”. “Be’, non ho la risposta”, ammisi, “quindi qual è la risposta?” E Dio disse, “La risposta è che il Signore… che è arrivato… non è un signore sopra di te ma in te”. Queste parole mi sono arrivate alle 2.57 di mattina, e ci ho riflettuto sopra nel mio cuore. “Allora”, azzardai, “la stagione natalizia non è solo la commemorazione della nascita di un Bambino. Canteremo di quel Bambino stanotte, e onoreremo il suo arrivo, poiché ha portato nel mondo una nuova NARRAZIONE di una grande verità — e un vero MODO DI VIVERLA. E queste davvero erano notizie di conforto, e gioia. Ma questa è anche una celebrazione della nascita del Cristo in tutti noi”. E Dio rispose piano “Si”. E poi mi domandai cosa avrebbero significato tutte le canzoni, tutti i messaggi e tutti i sentimenti del Natale se io avessi accettato questa verità. Se avessi davvero capito che il messaggio di questa stagione non riguarda un unico essere benedetto, ma tutti gli esseri, benedetti. Non riguarda qualcun altro, ma noi. Riguarda me. Ma oh, accipicchia, suonava male. Voglio dire, in effetti suonava come una bestemmia. Come poteva il Natale riguardare me? Per tutti i pensieri egocentrici ed ego-maniacali! Riguarda l’arrivo del Signore! Riguarda il Dono dei Magi! Ma, il mio cuore insisteva, e se il regalo FOSSI io? E se il Signore FOSSE arrivato per stare dentro di me anzichè sopra di me? So che posso trovare un posto per lui sopra di me, ma riesco a trovare un posto per lui dentro di me? E cosa significherebbe per me fare questo? Cosa significherebbe per me essere non solo una persona che è stata benedetta, ma una persona che è benedetta? E pensare la stessa cosa di te? Se vedessi te benedetto? Mi comporterei diversamente con te? Mi piacerebbe pensare che lo farei. Mi piacerebbe pensare che sarei più gentile con te. Più delicato con le mie parole, più premuroso con le mie azioni, più compassionevole nei miei pensieri, più onesto nelle mie relazioni, più paziente e generoso e… e più consapevole della meraviglia che sei. E se pensassi di essere una persona benedetta, mi comporterei diversamente nei confronti di me stesso? Penso che lo farei. Penso che sarei più gentile con me stesso. Più delicato con le parole, più premuroso con le azioni. Penso che sarei più compassionevole verso me stesso, più paziente e generoso e… e più consapevole della meraviglia che SONO. Ma è possibile che siamo tutti benedetti? Questo chiesi nel bel mezzo della notte, e la risposta mi arrivò, sbalorditivamente, semplicemente, “Si”. ALLORAAAA, rimuginai, questo è il significato del Natale. Che… che ciò che è Cristico è nato in ognuno di noi. Vive in ognuno di noi. E’ ognuno di noi. Semplicemente non ce lo ricordiamo. E quindi, il Natale è stato creato per ricordarcelo. Il Natale, ne risulta, non riguarda una particolare religione, ma tutte le religioni. Non riguarda una particolare persona, ma tutte le persone. Non importa stanotte se sei Cristiano o Musulmano, Induista o Ebreo, Battista o Buddista. O nessuno di questi. Quando fai nascere il signore dentro di te, tu dai vita ad una meraviglia e ad una maestosità e ad una saggezza e ad un amore che possono fluire da te verso tutto il mondo, e cambiare il mondo per sempre. Non è forse questa la Storia del Natale? E quando viviamo questa storia come la nostra storia, le nostre vite non vengono forse rinnovate, e i nostri sè separati non vengono forse resi interi? Sicuramente. Le nostre anime vengono rimescolate, e i nostri cuori riempiti. E allora siamo noi a portare… gioia nel mondo. Il dono del Natale siamo noi, pienamente espressi e pienamente realizzati. Siamo noi — completamente preparati e totelmente pronti — ad amare senza condizioni, a dare senza restrizioni, a condividere senza limitazioni, a creare senza paura, a celebrare noi stessi senza vergogna o imbarazzo. Siamo noi, scegliendo di perdonare senza esitazione, ad aiutare senza che ci venga chiesto, a precipitarci dove gli angeli temono di incamminarsi. In realtà, a fare strada agli angeli. Ah, a fare strada agli angeli. Ecco perchè siamo qui. Ecco perchè siamo arrivati sulla terra. Per essere un messaggero! Ascolta! Il messaggero, cantano gli angeli. Gloria al re appena nato. In questo momento possiamo far nascere la regalità dentro di noi… la regalità che siamo agli occhi di Dio. Sai, qualcuno una volta ha detto… se tu vedessi te come Dio vede te, sorrideresti parecchio. Bene, questa notte è una notte di sorrisi. Poichè stanotte, se ci proviamo davvero,
Tu non hai bisogno di niente
Lettere a Neale Caro Neale… Tu hai detto “Lo scopo della vita non ha niente a che fare con qualsiasi altra persona sulla terra. Ha a che fare con te, te, e Solo Te.” Come lo fai quadrare con la frequente citazione “La tua vita non riguarda te ma tutte le vite con le quali entri in contatto”? Penso di saperlo, ma aspetterò la tua spiegazione. Marko. Neale risponde La risposta, Marko, come la capisco io, è che il modo per rendere la tua vita qualcosa che riguarda te, te, e Solo Te è notare che la tua vita non riguarda te, ma qualsiasi persona con la cui vita entri in contatto; e muoversi nella vita con questa verità. Quando lo fai, scopri che tutte le cose che hai sempre voluto o desiderato nella tua vita – inclusa una profonda connessione con Dio – ti arrivano senza sforzo. E’ quando questo succede che ti rendi conto che la tua vita riguardava te, dopo tutto – ma che il miglior modo di comportarsi per ottenere ciò che vuoi dalla vita è di ignorare completamente te stesso e di dare agli altri ciò che tu vuoi. Questa è la Più Notevole Formula della vita. Ignorando te stesso, servi te stesso al più alto livello. Come può essere possibile? Perché la dichiarazione che fai quando ignori te stesso è che tu non hai bisogno di niente – e questa è precisamente la dichiarazione che ti porta l’esperienza di avere tutte le cose che hai sempre voluto, ma che hai immaginato di non avere. Avete colto il messaggio, gente? Lo spero. Perché quando cogliete questo messaggio, avete colto la più grande comprensione che ci sia: la comprensione di Chi Sei Tu, e di come è ESSERE Chi Tu Sei. E’ come dice Dio nel primo libro di CcD: “Tu sei bontà e misericordia e compassione e comprensione. Tu sei pace e gioia e luce. Tu sei perdono e pazienza, forza e coraggio, un aiuto nel momento del bisogno, un conforto nei momenti di dolore, un guaritore per le ferite, un insegnante nei momenti di confusione. Tu sei la saggezza più profonda e la verità più elevata; la più grande pace e il più grande amore. Tu sei queste cose. E in certi momenti della tua vita hai conosciuto te stesso come queste cose. Ora scegli di conoscere sempre te stesso come queste cose. ∼ Con amore, Neale
Si può cambiare un Pensiero Promotore?
Lettere a Neale Caro Neale… Non so perché ho bisogno di farti domande se le risposte sono già tutte dentro di noi. Ho vissuto una vita da canaglia e da vittima. Per favore non cancellare questa email, ho bisogno d’aiuto! Ho bisogno di sapere come poter andare alla radice dei pensieri. So che devo leggere e rileggere un sacco di volte la Trilogia di CcD. Sono cresciuta in una famiglia di alcolisti e sono diventata alcolista a mia volta. Però non bevo da 12 anni e ne sono contenta. Ho sempre sentito la presenza di Dio e so che Dio è sempre con me, ad ogni respiro che faccio. 21 anni fa ero sposata con un poliziotto, e per tanto tempo mi sono portata dentro la vergogna e il senso di colpa per gli atti che commettevamo. Venne ucciso dal suo migliore amico nel 1986. La notizia restò in prima pagina a lungo sui giornali locali. Ero solita andare con lui a commettere atti criminali che facevano del male ad un sacco di persone. Lo chiamavamo ripulire la terra dai criminali. A me sembrava l’inferno sulla terra. Mi sono portata dentro tutti i tipi di rabbia che faccio fatica a lasciare andare. Devo lasciarne andare parecchi che mi hanno perseguitata. In questo periodo sono in terapia, e questa donna mi ha lasciato portare il tuo libro all’interno della terapia. Questo libro mi ha cambiato la vita!!! Ho bisogno di termini semplici… Continuo a leggere il tuo libro e continuo a ritornare sui pensieri Limitanti. So che c’è un collegamento che mi libererà da tanta rabbia e vergogna, ma non riesco a metterci le mani sopra. Puoi aiutarmi in termini semplicissimi a capire appieno il processo del pensiero Limitante? Scelgo di sperimentare la pace possibilmente nella quotidianità. Siamo tutti uno e lo so da tempo, ma non ho mai ascoltato il mio stomaco quando era annodato. Scelgo di avere una più profonda connessione con Dio e scelgo la vita!! Tu sei di gran lunga una benedizione per me!! Puoi aiutarmi? Puoi darmi qualche intuizione? Grazie mille. Sinceramente, L.P. Neale risponde Ciao, L.P. — Innanzitutto, noterai che ho eliminato dalla tua domanda informazioni che potrebbero identificare te o la zona dove vivi. Non c’è bisogno di aggiungere la luce del pubblico esame al tuo piatto già pieno. Secondo: il mio consiglio sarebbe di non sprecare tempo nel cercare di “andare alla radice dei pensieri”. E’ ciò che psichiatri e psicologi cercano di far fare alla gente, e a volte è utile, ma non è il metodo CcD di ciò che io chiamo Utilità di Intervento da una Prospettiva Spirituale. CcD dice che i Pensieri Promotori non possono essere mai cambiati, poiché si formano prestissimo nella vita. (A volte anche prima di questa vita!). Ma POSSONO essere dis-abilitati. Cioè, c’è un pulsante “disabilita” su questo meccanismo che chiamiamo vita, che ci permette di “bypassare” i nostri Pensieri Promotori. Ecco il meccanismo: PENSA UN NUOVO PENSIERO. Non c’è un pulsante “cancella” su questo computer, ma c’è un pulsante “aggiungi nuovi dati”. Questo ci permette di alterare i dati. Non di cancellarli, ma di alterarli. Ed ora il grande segreto: Non hai bisogno di conoscere il perché di un Pensiero Promotore, o da dove viene, per alterarlo. Fammi spiegare un po’, usando un esempio. Quando ero bambino ho sviluppato il Pensiero Promotore che le masse d’acqua sono pericolose. Anche le piscine. Il risultato fu che non riuscivo a godermi nemmeno la mia piscinetta dietro casa. Sembrava non potessi far nulla per cancellare questo Pensiero Promotore — e scoprire da dove provenisse o in che modo lo avessi acquisito non mi aiutava di una virgola. Era ancora lì. Ciò che MI aiutò fu quando iniziai ad aggiungere dati al pensiero iniziale. Si, le masse d’acqua sono pericolose. Ma non TUTTE le masse d’acqua, e non QUESTA massa d’acqua che chiamo piscina sul retro. E posso passare dei momenti divertenti sguazzando nell’acqua della mia piscina per un buon numero di ragioni: E’ poco profonda; mi assicuro sempre che ci sia in giro un buon nuotatore quando entro; tutti sanno che non sono un buon nuotatore quindi tutti mi tengono d’occhio; ecc., ecc. Il mio consiglio per te: vedi quali sono i NUOVI pensieri che vorresti avere su te stessa e sulla vita e su ciò che cerchi e su ciò che scegli di creare in futuro. Inoltre, metti per iscritto qualche nuovo pensiero su Dio e sul Senso di Colpa e sul Bene e sul Male e su tutto il resto. Voglio raccomandarti di precipitarti — non camminare, non trotterellare ma CORRI — nella più vicina libreria, o cercalo online, e ordinare una copia di Felici più di Dio, uno dei libri nella cosmologia CcD. Ti darà veri e potenti strumenti con i quali costruire l’esperienza quotidiana — e la vita — che hai scelto. Ti auguro ogni bene. ∼ Con amore, Neale
Esiste qualcosa ‘più grande di Dio’?
Lettere a Neale Caro Neale… Nel libro 1 di CcD Dio dice che proprio come noi siamo il corpo di Dio, Dio è il corpo di un altro! Questo sembra significare che ci sia qualcosa più grande di Dio. A quanto pare l’argomento non è stato indagato oltre. Puoi spiegarlo ulteriormente? Lynn Neale risponde Lynn, leggendolo non arrivo alla conclusione che “C’è qualcosa più grande di Dio”, ma piuttosto che Dio è più grande di quella cosa che pensiamo che sia Dio. Pensa ad una particella di materia. Quante volte puoi dividerla prima che scompaia? La risposta è: Non puoi farlo. Non puoi tagliare a metà alcuna particella di materia finché scompare, fino a che diventa “niente”. Le due particelle rimanenti, dopo ogni divisione, possono diventare sempre più piccole, ma non possono mai esser fatte scomparire. Hai solo dato un’occhiata nella natura dell’Infinito. Ora, la notizia interessante è che l’Infinito va in entrambe le direzioni. Cioè, va sia SU che GIU’. O, ancor meglio, dovrei dire, INTORNO. L’Infinito, alla fine, è un cerchio. Ciò è quanto si intende con l’affermazione che noi siamo il corpo di Dio, e “Dio” (ciò che “pensiamo” come “Dio”) è parte del corpo di un altro! C’è una parte più vasta di Dio, e un’ancor più Vasta Parte di Dio. Pensa ancora al cerchio. C’è un punto in cui la particella più piccola e quella più grande si incontrano. Chiamiamo questo punto le 12 in punto. Qui è dove Ciò Che E’ Stato Diviso all’Infinito incontra Ciò Che Non E’ Mai Stato Diviso, ma è Sempre Stato Intero. Puoi immaginare una cosa del genere? E’ dove la Verità dell’Esistenza esiste. E’ il Tutto nel Tutto, l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine. Riesci a vederlo? Riesci a visualizzarlo? Riesci almeno ad immaginarlo? Usa la tua immaginazione. Dio è l’Inizio e la Fine, l’Alfa e l’Omega, il Più Grande e il Più Piccolo, il NessunoDeiDueEdEntrambi. Okay? Capito? ∼ Con amore, Neale
L’anima esiste in più di un luogo!
Lettere a Neale Caro Neale… Apprezzerei i tuoi pensieri sul seguente argomento. Il risveglio con il nostro viaggio spirituale verso la crescita è fantastico. Sebbene non facile. C’è qualcosa su cui mi sento confusa… be’ non è l’unica confusione.. he he.. ma una delle tante. Quando ho parlato a Dio e gli ho detto per favore insegnami la verità (perchè le religioni non l’hanno fatto) mi è stata data e tuttora mi viene data risposta in accordo col viaggio spirituale sul quale si suppone che io sia, che è fantastico perché è come se fosse fatto su misura personalmente per me in accordo con la mia unicità (la mia personalità, i miei interessi, i miei punti di forza e le mie debolezze, ecc.). Ciò che mi confonde è che ricordo chiaramente un giorno in cui ho ricevuto ‘comunicazione spirituale’, ha detto “Stai imparando. Voglio che tu lo condivida con gli altri e io farò il resto”. Ora, ho cercato e cerco sempre di farlo quando si presenta una situazione, ma ho anche capito di non esser più sicura che questa sia la cosa giusta per me. Ho cercato di condividere le mie esperienze spirituali (e sono esperienze e storie meravigliose) tranquillamente con gli altri e soprattutto con quelli della mia cerchia di amici Cristiani, ma ha solo provocato basse vibrazioni e mi ha messo nella posizione di diventare un bersaglio e di sentirmi dire che non sarò salvata (il solito tema del giudizio nella religione). Alla luce di questo, ora sono di nuovo nel mio guscio protetto, non desiderosa di uscire di nuovo e fuori rotta, e mi sento ferita. Una notte, dopo aver parlato ancora in un incontro Cristiano, ed aver di nuovo condiviso il mio punto di vista in maniera matura senza cercare di forzare qualcuno in alcuna direzione o di dire a qualcuno che si sbaglia, ho avuto il seguente ‘sogno lucido’. Diceva che ognuno impara alla propria maniera e che è un processo personale. Non è che questo non abbia alcun senso per me, ma allora dovremmo tutti solo stare tranquilli e tenerci per noi tutti i nostri risvegli ed esperienze spirituali per permettere agli altri di crescere alla propria maniera? Sicuramente no. Immagina se tu avessi tenuto per te la tua meravigliosa storia. Cosa ne dici? Con affetto. Un’amica Neale Risponde Cara amica… La guida che stai ricevendo sembra essere molto in armonia con ciò che è stato detto a me. La tua guida ha detto che “ognuno impara alla propria maniera” e che “è un processo personale”. La mia guida ha detto semplicemente “Permetti ad ogni Anima di percorrere il proprio sentiero”. Il mio consiglio, quindi, è di offrire le tue intuizioni spirituali solo quando richiesto. Non esporle a gruppi di persone quando già sai in anticipo che sono predisposti ad essere rumorosamente in disaccordo con te. Io non mi offro di fare presentazioni a nessuno, nè richiedo di farlo. Semplicemente rispondo a richieste che mi arrivano, chiedendomi di farlo. Questo mette in atto una dinamica molto più funzionale tra me e i miei ascoltatori. Condivido con loro qualcosa che loro, loro stessi, mi hanno chiesto di sentire. Ora potresti domandarti, cosa potrebbe far chiedere a qualcuno di condividere con lui le tue esperienze e le tue credenze spirituali? La risposta è: il modo in cui vivi. Vivi in accordo col Programma della tua Anima, e la gente inizierà a chiederti, “In cosa credi, esattamente, che ti fa agire così?”. Potresti anche scegliere di scrivere un libricino sulle tue credenze, e lasciarlo semplicemente in giro ovunque tu vada… dalla parrucchiera, al supermercato, in banca, ecc. Sul retro del libretto scrivi: “Per maggiori informazioni, per unirsi ad un gruppo di studio su questi messaggi, o per contattare lo scrittore di questo libretto per uno scambio di idee, chiamate qui…” Le persone inizieranno a chiamarti. Ti do questo consiglio spirituale come mio pensiero personale, e spero ti sia stato utile. Potresti desiderare di porre la questione direttamente a Dio, che sono sicuro ti fornirà una risposta ancor più personale e meravigliosa. ∼ Con amore, Neale