Non fare mai un lavoro che non ami
Note Da Neale
Miei Cari Amici…
Questa settimana continueremo la nostra occhiata all’Esperienza Sacra e il tuo lavoro, o attività principale. Ho iniziato questa particolare esplorazione la settimana scorsa dicendoti che la tua vita non avrebbe mai dovuto riguardare il “lavoro”. Non nel modo in cui la maggior parte della gente usa la parola.
Ho raccontato di come avevo ottenuto un lavoro in radio quando avevo 19 anni dopo che ho lasciato il collegio per via dei miei pessimi voti. Ero libero! Mio padre voleva che diventassi un avvocato, ed era molto generoso e gentile nella sua disponibilità a pagare tutta la mia formazione. Ma non volevo rimanere a scuola. Volevo entrare nella radiodiffusione! Era il desiderio del mio cuore da quando avevo 10 anni. Quindi me ne sono andato da solo, lasciando la casa di mio padre e il conforto del nido.
Durante il resto della mia vita ho avuto solo un lavoro che non mi piaceva. Non voglio annoiarvi entrando in Tutta la Mia Storia Triste al riguardo. Basti dire che ho mantenuto la posizione per sette mesi, e poi ho trovato un modo “per uscirne” con dignità. (Non potevo semplicemente andarmene. La stupenda donna con la quale ero sposato in quel periodo era incinta di otto mesi del figlio n° 1.)
Avevo 23 anni, e da allora non ho mai più trovato necessario “guadagnare” soldi “lavorando”. Ho generato guadagni “giocando”. Facendo le cose che amo fare. Radiodiffusione. Fotografia. Giornalismo. Rappresentante Mediatico per Campagne Politiche. Marketing, Pubblicità & Pubbliche Relazioni. Un po’ di recitazione. Ancora radiodiffusione (ospite di talk show). E, finalmente, autore pubblicato e conferenziere mondiale.
Non mi sto vantando ora. Sto cercando di sottolineare un concetto. Il “Lavoro” dovrebbe essere una gioia. E lo può essere. È stato concepito per esserlo, è stato progettato per esserlo, e può esserlo. Ma prima, una persona deve capire lo scopo del “lavoro”. Ed ecco il segreto. Mi sembra qualcosa che sapevo intuitivamente dai miei primi giorni da “adulto”. Non chiedermi da dove l’ho pescato. In qualche modo lo sapevo…
Il “Lavoro” non ha niente a che fare con il “guadagnare” la pagnotta. Non dobbiamo guadagnare il diritto di essere qui. Non dobbiamo guadagnare il diritto di utilizzare spazio su questo pianeta. E non dobbiamo guadagnare il diritto di stare al mondo e di aiutare coloro che amiamo a stare al mondo. Questi sono diritti naturali, e non dovrebbero essere guadagnati. La Vita stessa dovrebbe provvedere alla Vita Stessa.
E lo fa.
Lo fa.
La Vita è un processo che provvede alla Vita Stessa attraverso il processo della vita stessa. Tutto ciò che dobbiamo fare è toglierci di mezzo e lasciare che la Vita fluisca attraverso noi. “Lascia che la forza sia con te”. Lascia che l’energia che rivitalizza te, rivitalizzi la vita.
E continueremo questa discussione nella prossima uscita.
Abbracci e amore,
P.S.: i pensieri qui sopra sono tratti da The Holy Experience, un libro completo (in inglese) che potete scaricare gratis da www.nealedonaldwalsch.com. Cliccate semplicemente sull’icona Free Resources (risorse gratuite).
Domanda & Risposta
Come VIVERLO, non solo pensarlo
Caro Neale… In realtà ho diverse domande, ma inizierò con una. Ho letto i tuoi libri e quelli di ‘Esther e Jerry Hicks’. Capisco e credo nel processo. Non ho alcun dubbio riguardo a tutto ciò che ho letto, su un livello prettamente intellettuale. Ora mi piacerebbe sentirlo nel mio essere. Sentire veramente dentro di me che posso essere, fare ed avere qualsiasi cosa io scelga. Hai qualche suggerimento su come riuscirci? Parte 2 (se posso farne un’altra): capisco che devi essere in allineamento con ciò che chiedi, ad esempio sentirti gioioso, entusiasta, ecc. Quanto tempo si sta in quella frequenza prima che i desideri si manifestino? Sebbene sia fantastico vivere nella gioia continua, ci sono momenti in cui spesso si smette. Questo ci porta indietro alla Casella Uno nel percorso vibrazionale?? Che Dio ti benedica.
Neale risponde
Caro amico… Riguardo alla Parte 1, sicuramente HO suggerimenti su come puoi farlo. E odio sembrare un “pubblicitario” di me stesso, ma me lo hai chiesto e ti devo rispondere onestamente: il modo più veloce che conosco per rendere reale nella tua vita il materiale di cui scrive Esther Hicks, e che ritrovi in Conversazioni con Dio, è di leggere Felici Più di Dio (edizione italiana in uscita a breve – n.d.t.), un fantastico libro pieno di suggerimenti pratici proprio sull’argomento. Te lo prometto, questo è un libro che sarai felicissimo di aver letto! E’ il classico libro che vorrai prestare ad un sacco di amici.
Per rispondere alla Parte 2: no, non ritorni alla Casella Uno quando ti trovi in un temporaneo stato d’animo negativo. Non preoccuparti minimamente di ciò. Ciò che conta veramente è lo stato d’animo in cui ti trovi per la maggior parte del tempo. E’ il tipo di energia che emetti di solito, e che emana da te più spesso, ad avere importanza, e a produrre risultati a lungo-termine. Non puoi — e non devi — andare in giro monitorando continuamente ogni tuo stato d’animo in ogni momento della tua vita. Quindi non ti preoccupare per una “brutta giornata” o per un momento amaro. Mantieni il tuo pensiero positivo per la maggior parte del tempo, e “per la maggior parte del tempo” vedrai che la vita sta lavorando per te!
Abbracci e Amore,