Qual è la cosa ‘giusta’ da fare per nostra madre?
Lettere a Neale
Caro Neale,
per favore rispondi alla mia famiglia il più presto possibile. Siamo divisi in relazione alla cura e al benessere della nostra mamma 89enne ricoverata in una casa di riposo. E’ molto malata, e lo è da molto tempo, assume medicinali per Alzheimer avanzato e molti altri — ma è peggiorata progressivamente.
Le è appena stato amputato un dito del piede, e ha contratto la polmonite da aspirazione in ospedale. Ora, di ritorno al ricovero — ci è stato ‘detto’ di non darle liquidi (specialmente acqua) con una cannuccia, solo con un cucchiaio. Alla mamma è venuta un’avversione agli utensili e come risultato si alimenta poco o niente. La cannuccia è l’unico modo con cui prende sostanze, e neanche molte.
La casa di riposo ci ha ‘combattuti’ in modo consistente con politiche e regolamenti che ci sembra compromettano il benessere di nostra madre. Mio padre ha anche paura di andar nelle ‘grane’ se non facciamo le cose a modo ‘loro’. Non abbiamo nemmeno comunicazione col suo medico, e i piani di cura e le medicine sono stati ordinati e cambiati senza che ne sapessimo nulla o senza prima venir consultati.
Ora alcuni di noi vogliono togliere tutte le medicine e alcuni no, quindi la famiglia si sta dividendo. La maggioranza di noi sente che lei debba avere qualunque cosa voglia, in qualunque modo, e quando lo voglia. Secondo le ‘loro’ regole — quando la mamma si sveglia e io sono lì e voglio darle dell’acqua — non posso — perché lei è sulla loro ‘lista di chi si strozza’ e dobbiamo essere nella sala pranzo davanti alle infermiere e al personale. Quindi si suppone che la facciamo alzare e vestire e tutto per la sala da pranzo oppure che chiamiamo qualcuno e aspettiamo che venga a darle dell’acqua? La sua lingua è disidratata e le sue labbra incollate e io non posso dare a mia madre dell’acqua?
La mamma è stata in tormento mentale per la maggior parte del tempo ma ora è calma, anche se è quasi sempre apatica. Il suo ‘momento’ potrebbe arrivare presto ma è attaccata alla vita con resilienza incredibile. Il suo piccolo corpo è così fragile. E’ così duro e triste essere testimoni che la sua vita vada avanti in questo modo. Vogliamo solo che sia felice e vogliamo darle qualsiasi cosa di cui abbia bisogno, ma non siamo tutti d’accordo su quale sia il meglio per lei.
Ho chiesto aiuto a Dio ma non sono riuscito a trovare il modo ‘giusto’ per agire. Abbiamo chiesto aiuto ad ospizio, casa di riposo, preti, amici, riunioni familiari, ai media e a gruppi di avvocati. Ma non riusciamo a giungere ad alcuna conclusione o accordo su quale sia il meglio per nostra madre. Per favore dacci il tuo contributo.
Grazie Neale! Con affetto, Tony
Neale Risponde
Caro Tony,
devo essere all’antica ma posso dirti che se fossi il marito di quella signora vorrei che nessuno decidesse per lei tranne me… io e lei c’eravamo prima di chiunque altro. Abbiamo iniziato il cammino insieme e lo finiamo insieme, e niente e nessuno si frappone tra noi, nemmeno i nostri figli, che, a proposito, abbiamo portato noi in questo mondo…
Direi ai miei figli “Scusate, ma anche prima che voi ci foste, io c’ero…”
Quindi penso che ciò che sto per dirti sia che, a meno che non ci sia un’infermità mentale in lui, il marito di vostra Madre dovrebbe essere l’unico a prendere queste decisioni — che a voi figli piaccia o meno ciò che decide. Questa non è una “decisione di famiglia”, è la decisione di un marito e compagmo di vita.
Non hai detto che tuo Padre ha capacità mentali diminuite… solo che ha “paura” di “andar nelle grane” se le cose non vengono fatte nel modo in cui vuole la casa di cura. Quel po’ di apprensione non squalifica tuo Papà dal prendere le decisioni più importanti riguardanti sua moglie e tua Madre, Tony, a meno che io non viva in un altro momdo…
Dai a tuo Padre il suo merito e smetti di complicargli le cose. Supportalo in qualsiasi decisione lui prenda. Questo è il modo per facilitare lui — e, tra l’altro, anche i figli. Puoi non essere d’accordo con tuo Padre, ma è sempre tuo Padre — e, forse ancor più significativamente, è il marito e il compagno di vita della donna di cui stiamo parlando. Quando era più giovane e più se stessa, a chi si sarebbe rivolta tua madre, lei stessa, per un consiglio?
Mi sono perso qualcosa?
C’è qualcosa che non mi stai dicendo qui? Tipo “Mia madre odiava mio padre e non gli chiederebbe neanche l’ora, figuriamoci cosa fare ora…”
Da un punto di vista spirituale, non c’è “giusto” o “sbagliato” qui… quindi se è un semplice consiglio che chiedi, l’unico che ti posso dare è.. se tua madre stessa ora si sente in pace, QUALSIASI cosa stia accadendo, perchè permetti a te stesso di essere così agitato? E se pensi che lei stia soffrendo (anche se apparentemente non ne ha esperienza — che, a proposito, significa che non sta soffrendo), tutti i figli potrebbero voler prender parte e assumere un’infermiera privata o fare qualsiasi cosa fosse necessaria per darle miglior cura di quella che senti che riceve dove vive ora.
Sono confuso su come può essere che non abbiate contatti col suo dottore. Esercita in un altro stato? Sulla luna? In un paradiso fiscale? Cosa impedisce a voi figli e al Papà di prendere un appuntamento tutti insieme e andare nel suo studio a discutere sui medicinali di tua madre e su altri aspetti della sua cura? Rifiuta di vedervi? Cancella i vostri appuntamenti? Vi evita nei corridoi? E’ stato denunciato all’Ordine dei Medici? O… il problema non potrebbe essere nella vostra famiglia? Che ne pensi?
In ogni modo, Tony, dal dipartimento chi-dice-che-io-so-tutto, queste sono le mie osservazioni. Ti mando i miei pensieri migliori in questo momento che so essere difficile per te e la tua famiglia. Manda una preghiera a Dio, Tony. Una semplice. “Per favore, Dio, aiuta mia Madre nel suo viaggio finale verso Casa”. Poi sii in pace, e calma la tua mente se riesci. So che questo momento non è facile.
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Con amore,
Neale