Una Nota da Neale

Miei cari amici…

Non è possibile guardare il nostro mondo, dopo le varie catastrofi naturali, senza contemplare il significato della vita (e della morte), lo scopo degli eventi (se ce n’è uno), e la funzione e le intenzioni di Dio (se mai esista un “Dio”).

La vita, in fin dei conti, è solo una serie di eventi casuali, che non hanno una Causa specifica e particolare… nessuna “ragione” del perché accadono?

Siamo, alla fin della fiera, davvero limitati a restare in attesa e “soffrire i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna”, come ha detto Shakespeare?

Dovremmo, come si è domandato, “prendere le armi contro un mare di affanni e, contrastandoli, porre fine… al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali di cui è erede la carne…”?

Anche se potessimo, riusciremmo a porvi fine? Certo possiamo cambiare i nostri comportamenti umani elementari. Possiamo creare la fine della guerra, arrestare la violenza, porre uno stop alla povertà e alla fame e alle sofferenze causate dall’uomo. Non sembra che, come specie, abbiamo la volontà per farlo, ma sicuramente ne abbiamo la capacità.

Ma come possiamo avere effetto sui disastri naturali? Non abbiamo niente a che fare con quelli

…oppure si…?

Il comportamento umano ha avuto qualcosa a che fare con la creazione delle peggiori bufere che questo pianeta abbia mia visto?

Lo vedremo tra un momento. Ma prima, una parola di compassione ed una richiesta di aiuto e guarigione per quelli coinvolti in questi terribili eventi. I membri della nostra famiglia umana hanno bisogno di aiuto proprio in questo momento in quelle aree colpite dalle calamità. Per favore informatevi e fate quello che potete. Proprio adesso. Oggi.

E offriamo una preghiera collettiva:

“Caro Dio della nostra Comprensione Più Elevata: Porta soccorso, conforto e guarigione ai nostri fratelli nel mondo che oggi soffrono in seguito a terribili disastri. Dona loro la forza di sopportare le indescrivibili perdite, di ricostruire le loro vite nella prossima più grande versione della più grandiosa visione che abbiano mai avuto di Chi Sono Davvero. Aiutali oggi, Caro Dio, con la tua misericordia e la tua compassione, dando loro la forza di sopportare l’insopportabile, così che possano sperimentare in questo momento l’indistruttibile natura dello spirito umano — che è il tuo spirito, Caro Dio, che fluisce attraverso di loro. Amen, e amen”.

E ora, la domanda che questo momento richiede: L’attività umana ha qualcosa a che fare con questi cataclismi?

Il riscaldamento globale ha fatto qualcosa — qualsiasi cosa — per creare le condizioni che ora stanno generando sempre più tempeste marittime? I meteorologi e gli scienziati ambientali non se lo chiedono nemmeno più. Sanno la risposta.

Il clima sul nostro pianeta — che produce, a cicli, ondate di calore, siccità, venti, piogge torrenziali, alluvioni, uragani, tifoni, maremoti — è diventato più disastroso per una ragione.

Ma ci sono quelli nella nostra comunità mondiale che continuano ad insistere che il “riscaldamento globale” stesso sia il falso grido d’allarme di ambientalisti figli-dei-fiori, porta-Birkenstock, abbraccia-alberi; che non esiste nemmeno.

O se esiste, gli esseri umani non hanno avuto nulla a che fare con la sua creazione.

La cosa importante sono i lavori. Dobbiamo proteggere l’economia, non l’ecologia, del pianeta, insiste questa gente.

Tutti i tentativi di controllare o limitare il riscaldamento globale che chiedono di cambiare le attività industriali e commerciali che potrebbero incidere sulle condizioni che lo creano, vengono brutalmente criticati e rabbiosamente e sommariamente respinti da coloro che dichiarano che i mezzi di sostentamento vengono per primi nel nostro mondo.

Ciò, tuttavia, sembra troppo poco lungimirante da credere. La specie umana può essere così cieca sugli effetti a lungo termine di ciò che sta facendo? Non c’è nulla che possa salvarci da noi stessi?

Cosa ne pensate?

Con amore,
Neale