Note da Neale
Saluti ai miei meravigliosi amici…..
In questi giorni, come saprai se sei un lettore regolare, stavamo discutendo qui i passi verso l’Esperienza Sacra. E abbiamo concluso la nostra esplorazione la settimana scorsa con una domanda intrigante: Come può una cosa che è limitata intrinsicamente, essere letteralmente illimitata?
Uno dei miei amici, il quale ho citato in precedenza, Bill Fischofer dice: “Nella Matematica, questa è la distinzione fra l’essere infinito e l’essere senza limiti. Il Divino è una realtà infinità, qualcosa che è completamente oltre qualsiasi tentativo di comprensione.
Le Individuazioni del Divino sono finiti ma illimitati, che significa che in qualsiasi istante hanno un’estensione limitata ma la loro capacità per la crescita e per le nuove esperienze non è limitata. Siamo dunque, asintoti del divino.”
(Probabilmente per il resto della mia vita non userò mai la parola “asintoti”, ma cosa vuoi, Bill è un genio ed io, un semplice umano.)
La soluzione al paradosso sta nel fatto che siamo illimitati in ciò che possiamo conoscere e avere come esperienza di noi stessi – e nel momento in cui conosceremo e avremo l’esperienza di tutto ciò che c’è da conoscere e di cui possiamo fare esperienza, creeremo immediatamente ancora altro da conoscere e di cui fare esperienza.
Quindi, possiamo conoscere Noi Stessi completamente, e nel momento in cui ci conosceremo completamente, non ci conosceremo più, completamente. Possiamo eseguire questo notevole trucco semplicemente cambiando la definizione della parola “completamente”. Chiaramente, solo un Dio potrebbe farlo e questo è esattamente ciò che noi siamo.
In precedenza in questa serie di articoli ho detto che “sapere” che stai avendo l’Esperienza Sacra è il terzo passo per “crearla”. (Per chiarezza: uso la parola “creare” qui nel senso umano limitato. Tutto è già stato creato. Quello che chiamiamo “creare” è realmente un “ricordare” o un “notare” o una “consapevolezza” che qualcosa è già presente, esiste già, ed è sempre esistito. Comprendi? Perciò se questo lo capiamo, continuerò ad utilizzare la parola “creare” nel senso umano). Quindi… prima ho detto che “sapere” che stai avendo l’Esperienza Sacra è il terzo passo per “crearlo”. Alcune persone vedranno questo come una giustaposizione del sapere e creare e, naturalmente, è precisamente quello. Questa giustaposizione è necessario quando parliamo (come la maggioranza di noi fanno di solito) all’interno della comprensione limitata della nostra prospettiva. Fammi spiegare.
Tanta gente crede che la creazione precede il sapere. Cioè, non puoi veramente “sapere” di qualcosa che “non è”. Questo è come sembra che funziona nel vivere le nostre vite. Ma quello che sto dicendo qui, è il contrario. Non possiamo creare niente che prima non sapiamo. Il sapere precede la creazione, e lo produce. Questo è un inversione del paradigma attraverso il quale generalmente abbiamo l’esperienza di noi stessi. Con un inversione del genere si arriva ad un completo dietrofront della nostra esperienza.
Un abbraccio,
P.S. I pensieri sopra citati vengono da La Sacra Esperienza, un libro completo che puoi scaricare gratis a www.nealedonaldwalsch.com. Semplicemente cliccare sull’ icone Risorse Gratis.