Il Viaggio dell’Anima
Lettere a Neale
Caro Neale… Spero tu legga questa lettera poiché c’è una questione che mi preoccupa da molto tempo. Ho appena finito di leggere tutti i libri di CcD e li ho trovati profondamente preziosi nella mia esperienza della relazione con Dio. Le persone dicono di amare Dio, ma l’ho sempre trovata una cosa in qualche modo superficiale perché può qualcuno dire di conoscere Dio e di aver sviluppato una relazione in cui si è innamorato di Lui/Lei? (E non sto parlando di te, poiché sembra che tu ti sia innamorato di Dio attraverso il tuo lavoro). Io sto cercando di sviluppare questo ONESTO SENTIMENTO di AMARE DIO.
Bene, ecco la mia questione: ho perso il mio unico figlio, Tommy, in un incidente d’auto venerdì 13 agosto 1999. Si potrebbe dire che sia venuto al mondo tramite un incidente poiché venerdì 13 settembre 1974 ebbi un incidente d’auto mentre ero incinta di otto mesi. Siamo sopravvissuti, fortunatamente, ma lui nacque circa un mese dopo, prematuro, a causa della rottura delle acque dovuta al trauma dell’incidente. Quando è nato avevo 24 anni, a poco meno del mio 25esimo compleanno. Quando lui è morto aveva 24 anni, a poco meno del suo 25esimo compleanno. Durante il travaglio mi si svilupparono dei duri nodi nei capelli che impiegarono diverse settimane a sciogliersi. Quando lui morì mi tornarono gli stessi nodi e ci volle una parrucchiera e un taglio di capelli per farli andar via.
Dal 1985 sono su un sentiero che riguarda tutto la morte, al punto in cui mio figlio un giorno mi disse “Mamma tu leggi tutti questi libri sulle esperienze pre-morte e sulla morte che ho paura che tu stia per morire”. Gli dissi che ero resistente e che non sarei morta a breve. Non sapendo mai che lui se ne sarebbe andato per primo. Prima di leggere i tuoi libri, ho letto Il Viaggio delle Anime e Il Destino delle Anime del Dr. Michael Newton. In questi libri dichiara che tuo figlio non è più tuo figlio, tuo marito non è più tuo marito, e neanche tua madre e tuo padre, poiché hanno solo interpretato questi ruoli nella tua vita attuale. Se questo fosse vero, mi demoralizzerebbe sapere che mio figlio non è più mio figlio. Mi fa male pensare che lui sceglierebbe un’altra madre dal nostro cosiddetto “gruppo di anime” e continuerebbe un’altra esistenza con un’altra famiglia per l’evoluzione della sua anima. Scusa se ti suona egoico, ma è già abbastanza doloroso perderlo senza pensare che non sia più mio figlio.
Questo è stato e continua ad essere un lungo sentiero per me. Ho accettato la sua morte perché non ho scelta, ma realizzare che non è più mio figlio mi sta devastando. Puoi fare un po’ di luce per me su questa cosa? La tua testimonianza di Dio è così giusta, così confortante. Puoi dirmi di più, con le saggezze e le conoscenze che hai acquisito, sul significato di tutto ciò? Mi rattrista pensare che le tue conversazioni con Dio si siano fermate a questi scritti e che io non possa più essere illuminata dalla conoscenza, da una continuazione di questi meravigliosi libri spirituali.
Helen
Neale Risponde
Mia cara Helen,
la primissima cosa che ti dico di fare è di procurarti una copia di Accanto a Dio — La Vita Non Finisce. Poi inizia a leggerlo e non fermarti fino a quando non l’hai finito. In molti modi è quasi come se questo libro fosse stato scritto per te.
Nel dialogo finale, Dio spiega che “la morte è un processo di ri-identificazione”. Ogni anima vive per sempre, e nel Periodo Dopo la Morte l’anima si muove in un processo in tre fasi, in cui (1) smette di identificarsi col suo corpo; (2) smette di identificarsi con la sua mente; (3) smette di identificarsi con la sua anima, fondendosi infine con l’Unità, l’Essenza dell’Essere che alcuni di noi chiamano Dio. Questo è il Viaggio Verso Casa, ed è un viaggio gioioso, pieno di meraviglia, che ogni entità spirituale intraprende dopo la morte, che non è per niente morte, ma semplicemente nascita in una forma diversa.
Attraverso tutti gli annali del tempo verrà registrato che tu hai dato fisicità all’anima che è stata chiamata tuo figlio. Ma questa anima è molto più grande dell’identità localizzata, individuale, che ha assunto nel momento della sua nascita. In questo senso quest’anima “non è più tuo figlio” — nè tu vorresti che lo fosse. L’anima è eterna, immortale, e non limitata nella sua identità con un’incarnazione individuale, eccetto quando sceglie di ri-focalizzarsi in quel modo.
Ciò significa che quello spirito gigantesco che è l’anima di tuo figlio può “tornare piccolo”, riducendosi ad una delle sue singolari nozioni di se stesso, in qualsiasi momento nell’Aldilà. Ciò che sto dicendo è che, come lo intendo io, l’Essenza Individualizzata dell’Essere che è apparsa nella tua vita come l’anima di tuo figlio, può riassumere, e riassume, quella specifica identità quando vuole, e sceglie sempre di farlo ad ogni più lieve pensiero d’amore su di lui.
Le anime, in realtà, Helen, sono “mutaformi” — così come lo è Dio stesso. Un’anima non dimentica mai una forma che ha assunto una volta, e nessuna identità individuale (l’anima vive molte vite) viene mai abbandonata o persa o “messa da parte” per sempre solo perchè una particolare vita fisica è finita. Invece, un’anima può, come ho già detto, riformarsi intorno ad una specifica forma ogniqualvolta lo desideri. Ed una delle cose che glielo fa fare è l’Amore.
L’Amore è una particolare forma di Pura Energia che è vicinissima ad assomigliare all’Energia Essenziale di Dio, e quando un’anima viene pensata con Amore, quell’anima risponde riformandosi nella forma che aveva preso quando era l’oggetto dell’Amore che sta percependo ora, e volerà in quel modo verso la persona che la sta pensando. L’amore è un magnete che attrae a noi tutte le anime, sia quelle che vivono nel regno fisico che quelle che vivono nel regno spirituale.
In questo modo, tuo figlio mantiene sempre la sua identità — e contemporaneamente sua Essenza Eterna si espande al di là di essa. Questa è una Dicotomia Divina che può essere compresa totalmente solo nel contesto di una Più Grande consapevolezza all’interno della quale due verità apparentemente contraddittorie possono esistere simultameamente nello stesso luogo. Quindi, la risposta alla tua questione, Helen, è che tuo figlio insieme è e non è “tuo figlio” attraverso tutta l’eternità.
La simmetria quasi perfetta nella vita di tuo figlio — le apparenti “coincidenze” aventi a che fare con la sua nascita e la sua morte — suggerisce un Piano Divino e un livello di Intervento Divino che superano di gran lunga l’umana comprensione. Vedi questo disegno perfetto per ciò che io penso che sia: un chiaro “segnale” da un’anima all’altra che è in atto una co-creazione a livello molto elevato. Io penso che quest’anima possa essere molto più che semplicemente tuo figlio, e possa, in effetti, essere una delle tue Anime Compagne attraverso tutta l’eternità — un aspetto del Sé Singolo, che si separa e si riunisce attraverso gli eoni di tempo, andando e tornando nella vita fisica di ognuno, co-creando sulla Tela di Per-sempre un’eterna esperienza d’Amore in ogni forma. In altre parole, l’esperienza di Chi Sei Davvero, fisicalizzata.
Sii grata di questa esperienza, per aver avuto ancora una volta, mia cara Helen, e non aver agognato, non averne pianto la perdita, ciò che avrai sempre e che non può venire allontanato da nessuno e da nessuna credenza: un’eterna connessione con l’anima che hai conosciuto recentemente come tuo figlio. Celebra questa connessione, e permettile di nutrirti tutti i giorni della tua vita, e dei tuoi Eterni Per-sempre.
Possano la saggezza e il conforto di Dio essere con te ora, e possano anche esprimersi attraverso di te tutti i giorni della tua vita.
Sii benedetta…
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Con amore,
Neale