Una Nota da Neale

Miei cari amici…

Per me la contentezza è un gran posto. Molte persone impiegano tutta la loro vita cercando di essere lì. E quando — o se — raggiungono un luogo di “contentezza” desiderano lasciare che le cose rimangano esattamente lì. Arrivare alla Contentezza è abbastanza per un ciclo di vita. E’ più che abbastanza. E’ davvero un risultato straordinario, e, a dir la verità, la maggior parte della gente non ci riesce.

Quindi perché andare avanti? Perché — in un certo senso — non essere “contenti” della Contentezza?

Be’, ovviamente, non potete non andare avanti se siete “non contenti” della Contentezza, poiché ciò significa, per definizione, che non avete raggiunto la Contentezza. Quindi la prima cosa che possiamo capire sulla ragione per andare avanti è che non ha niente a che fare con lo stato di Contentezza che in qualche modo non è “abbastanza”. Non ha niente a che fare col bisogno, o con la frustrazione, o con l’insoddisfazione di Chi o Cosa siamo.

Se il nostro desiderio di andare avanti con la nostra evoluzione scaturisce da uno di questi sentimenti, allora in realtà potremmo essere andati all’indietro. O, forse, non siamo mai arrivati nel luogo in cui immaginavamo di essere.

Quindi il primo messaggio che riceviamo quando raggiungiamo il luogo, nel Viaggio Evolutivo, chiamato Contentezza, è che — come Conversazioni con Dio dice in modo così perfetto — “non c’è alcun luogo dove dobbiamo andare, niente che dobbiamo fare, e nessun modo in cui dobbiamo essere, se non esattamente il modo in cui siamo proprio ora”.

Ridotto alla sua essenza, si traduce in in una semplice questione di Auto Accettazione. Ma, per la maggior parte della gente, L’Auto Accettazione non è una questione così semplice. In realtà, può essere la cosa più difficile da raggiungere nella vita. Ecco perché è un risultato così fantastico per un Essere raggiungere uno stato di Contentezza. Ed essere capaci di sostenere un’esperienza del genere è un segno di maestria iniziale.

Ma ci sono luoghi più grandi verso i quali un’anima può viaggiare. Ci sono esperienze più grandi da avere nella struttura di una vita. E lo stato di Contentezza non è per niente uno stato di totale risveglio. O, per dirla in altre parole, l’Accettazione di Sé non equivale alla Consapevolezza di Sé.

Accettare il tuo Sé così come sei al momento non significa che non esista una versione più grande del tuo Sé che puoi sperimentare.

Significa semplicemente che sei soddisfatto del tuo Sé e che non hai bisogno di andare oltre, non hai bisogno di essere “di più”, non hai requisiti auto-imposti o imposti da altri di essere in qualche modo addirittura “migliore”.

Significa che hai capito la Nona Illusione degli Umani: La Superiorità Esiste.

(Ricorderai Le Dieci Illusioni degli Umani dallo straordinario libro Comunione con Dio:

1. Il Bisogno Esiste

2. il Fallimento Esiste

3. La Disunione Esiste

4. L’Insufficienza Esiste

5. Il Requisito Esiste

6. Il Giudizio Esiste

7. La Condanna Esiste

8. La Condizione Esiste

9. La Superiorità Esiste

10. L’Ignoranza Esiste

Le prime cinque sono le Illusioni Fisiche, che hanno a che fare con la vita nel corpo fisico. Le ultime cinque sono le Illusioni Metafisiche, che riguardano la realtà non-fisica, o le idee che hai nella mente).

L’idea che la Superiorità Esista può creare nella mente il “bisogno” di sperimentare qualcosa di diverso da quanto stiamo sperimentando proprio ora. Anche questo bisogno è un’illusione. E’ la Prima Illusione degli Umani, è la falsa idea sulla quale si basano tutte le altre false idee riguardanti la Vita. E’ il Primo Errore. E’ il Primo Fraintendimento. E’, in un certo senso, il Peccato Originale.

(Ovviamente non esiste una cosa come il “peccato”. Il termine viene qui usato come metafora).

Quindi, la Contentezza è uno Stato dell’Essere in cui realizziamo che la Superiorità è un’illusione. E’ impossibile essere superiore a ciò che sei esattamente in questo momento. E’ un altro modo per dire che tutte le cose sono perfette nel mondo di Dio. Dio non ha bisogno di nulla per essere diverso dal modo in cui è proprio ora.

Perché, allora, preoccuparsi di cambiare? Perché preoccuparsi di cambiare qualcosa, men che meno il nostro vero ?

La ragione per cambiare

La ragione per cambiare è la stessa per fare qualsiasi cosa. Conversazioni con Dio ci dice che esiste un’unica ragione per fare qualsiasi cosa: annunciare e dichiarare, diventare e realizzare, esprimere e sperimentare la successiva più grande versione della più grandiosa visione che abbiamo mai avuto di Chi Siamo.

CcD lo riassume in questa frase:

Ogni atto è un atto di auto-definizione

E’ profondamente vero, e viene compreso da molto poche persone. Viene abbracciato da ancor meno persone.

E’ importante qui comprendere che “più grande” non significa in alcun modo “migliore”. Una cosa che è più grande non equivale ad una cosa che è superiore. Significa semplicemente più grande. Nel contesto della frase sopra, tratta da CcD, significa “una più grande versione” della più grandiosa visione che abbiamo mai avuto di noi stessi.

Un albero non è “migliore” perché oggi è più grande di quanto lo fosse quindici anni fa. E’ semplicemente cresciuto. Non è diventato “migliore” di quanto lo fosse prima. Non è in alcun modo “più bello” o “più saggio” di quanto fosse quando era una piantina. L’albero non ne sa di più ora di quanto ne sapesse allora. Ma è CRESCIUTO. E’ diventato di più di quanto sia mai stato, fin dall’inizio. Sta semplicemente mostrando più “alberità”. Non è diventato qualcosa di diverso da ciò che era, ma è diventato di più di ciò che era.

La ragione perché un umano cambi non è diventare “migliore”, ma semplicemente diventare una versione più vasta di ciò che quell’Essere è già. Questo processo di diventare più grande è il processo di crescita — e la crescita è il processo della Vita stessa. Quindi non potresti fermare il processo, se volessi, senza fermare la Vita stessa, e questo è qualcosa che non puoi fare.

Tuttavia puoi rallentarlo.

(Non in termini reali, ma in termini dell’Illusione che stai vivendo, che chiami vita umana. In termini reali, sei sempre stato, sei ora, e sarai sempre, esattamente ciò che sei proprio ora: Divinità, al massimo. Non puoi essere “parzialmente” Divino, poiché la Divinità è uno Stato dell’Essere che è indivisibile. E’ non-riducibile. E’ la Totalità stessa. E’ il Tutto Nel Tutto che è Tutto Nel Tutto. Ma, all’interno dell’illusione che il Tutto Nel Tutto ha creato, chiamata Tempo e Spazio e Vita Fisica, puoi rallentare la tua esperienza di Chi Sei, e lo fai… per poter “sperimentare l’esperienza” più completamente, più pienamente, in modo più duraturo, più “divinamente”, di quanto potresti farlo se la sperimentassi Tutta In Una Volta. Quando capisci questo, capisci la ragione per cui hai creato tutte le illusioni, inclusa l’illusione del Tempo).

Quando “rallenti la Vita”, non rallenti davvero la Vita, ma unicamente la tua esperienza della Vita. E’ come far girare un DVD al rallentatore. Ogni immagine è già sul DVD. Stai semplicemente dicendo al tuo lettore di farla passare più lentamente.

La Consapevolezza è il lettore playback della tua mente

Più è elevata la tua consapevolezza, più immagini vedi in una volta. E’ come guardare il nastro di un film, disteso su un tavolo davanti a te. Puoi guardare il film un fotogramma per volta, con una lente d’ingrandimento, o puoi guardare tutto il nastro e vedere tutti i fotogrammi in una volta. I fotogrammi esistono simultaneamente, ma tu puoi, se vuoi, vederli in sequenza. Quindi la realtà sul tavolo davanti a te è sequentanea.

(Una fantastica descrizione di sequentaneità si trova nel libro Accanto a Dio).

Con amore,
Neale