Amore o Paura?
Una Nota da Neale…
Perché la vita va come sta andando? Perché l’amore spesso è così difficile da trovare, e poi da tenere? Perché la bontà e la gentilezza e la compassione e anche una faccia sorridente sono così difficili da trovare nell’esperienza quotidiana? Le nostre vite devono essere fatte di dramma, dramma e ancora dramma giorno dopo giorno?
Mi sono state fatte queste domande tante volte, e quando mi rivolgo ai dialoghi di Conversazioni con Dio per trovare risposte, ecco qualcosa che scopro, in queste parole di Dio:
Ogni pensiero umano, ed ogni azione umana, sono basati sull’amore o sulla paura. Non c’è altra motivazione umana, e tutte le altre idee non sono che derivazioni di queste. Sono semplicemente versioni diverse — diverse sfaccettature dello stesso tema. Pensateci profondamente e vedrete che è vero.
Questo è ciò che Dio ha chiamato Pensiero Promotore. E’ un pensiero d’amore o di paura. E’ il pensiero dietro il pensiero dietro il pensiero. E’ il primo pensiero. E’ la forza primaria. E’ l’energia pura che guida il motore dell’esperienza umana.
Ed ecco come il comportamento umano produce esperienza ripetibile dopo esperienza ripetibile; è il motivo per cui gli umani amano, poi distruggono, poi amano di nuovo: c’è sempre l’oscillazione da un’emozione all’altra. Amore promuove paura promuove amore promuove paura…
…e la ragione si trova nella prima bugia — la bugia che avete come verità su Dio — che non si può credere in Dio; che non si può fare affidamento sull’amore di Dio; che il fatto che Dio ti accetti è condizionato; che quindi il risultato finale è incerto. Perché se non puoi contare sul fatto che l’amore di Dio ci sia sempre, sull’amore di chi puoi contare? Se Dio ritratta e si tira indietro quando non ti comporti correttamente, non lo faranno anche i comuni mortali?
…E quindi avviene che nel momento in cui giuri il più grande amore, accogli la tua più grande paura. La prima cosa che ti preoccupa dopo aver detto “Ti amo” è se ti verrà ridetto. E se ti verrà ridetto, inizierai immediatamente a preoccuparti che l’amore che hai appena trovato, lo perderai. E quindi ogni azione diventa una reazione — difesa contro la perdita.
Ma se tu sapessi Chi Sei — che sei il più magnifico, il più straordinario, il più splendido essere che Dio abbia mai creato — non avresti mai paura. Ma non sai Chi Sei, e pensi di essere molto meno.
E dove hai preso l’idea di quanto tu sia meno che magnifico? Dalle uniche persone alle quali crederesti sulla parola in tutto. Da tua madre e da tuo padre. Queste sono le persone che ami di più. Perchè dovrebbero mentirti? Ma non ti hanno forse detto che sei troppo di questo, e non abbastanza di quello? Non ti hanno forse ricordato che devi farti vedere ma non farti sentire? Non ti hanno forse rimproverato in qualche momento della tua più grande esuberanza? E non ti hanno forse incoraggiato a metter da parte alcune delle tue fantasie più selvagge?
Questi sono i messaggi che hai ricevuto, e sebbene non corrispondessero ai criteri, e non fossero quindi messaggi di Dio, avrebbero comunque potuto esserlo, poichè quasi sicuramente sono arrivati dagli dei del tuo universo. Sono stati i tuoi genitori ad insegnarti che l’amore è condizionato — hai sentito molte volte le loro condizioni — e questa è l’esperienza che porti nelle tue relazioni d’amore.
E’ anche l’esperienza che porti in Dio. Da questa esperienza trai le tue conclusioni su Dio. Da questa impalcatura dici la tua verità. “Dio è un Dio amorevole”, dici, “ma se infrangi i Suoi comandamenti, Egli ti punirà con l’esilio e la dannazione eterni”. Perché, non hai forse sperimentato l’esilio dei tuoi genitori? Non conosci forse il dolore della loro dannazione? E allora, come potresti immaginare che con Dio sia diverso?
Hai dimenticato com’era essere amato senza condizioni. Non ricordi l’esperienza dell’amore di Dio. E quindi provi ad immaginare come debba essere l’amore di Dio, basandoti su ciò che vedi dell’amore nel mondo. Hai proiettato su Dio il ruolo di “genitore”, e quindi ti è emerso un Dio che giudica e che ricompensa o punisce, in base a quanto gli piace ciò che hai combinato. Ma questa è una visione semplicistica di Dio, basata sulla tua mitologia. Non ha niente a che fare con Chi è Dio.
Avendo quindi creato un intero sistema di pensiero su Dio, basato sull’esperienza umana anziché su verità spirituali, di conseguenza crei un’intera realtà sull’amore. E’ una realtà basata sulla paura, radicata nell’idea di un Dio che incute paura, e vendicativo. Il suo Pensiero Promotore è sbagliato, ma rinnegare quel pensiero vorrebbe dire perturbare tutta la tua teologia. E sebbene la nuova teologia che andrebbe a rimpiazzarla sarebbe sicuramente la tua salvezza, non la puoi accettare, perché l’idea di un Dio che non deve essere temuto, che non giudica, e che non ha motivo di punire è semplicemente troppo splendida da abbracciare anche nella tua più grande nozione di Chi e Cosa è Dio.
Questa realtà dell’amore basata sulla paura domina la tua esperienza dell’amore; in realtà, in effetti la crea. Poiché non solo ti vedi ricevere amore che è condizionato, vedi anche te stesso darlo nello stesso modo. E anche mentre trattieni e ritratti e stabilisci le tue condizioni, una parte di te sa che questo non è ciò che è davvero l’amore. Eppure, sembri incapace di cambiare il modo in cui lo elargisci. Lo hai imparato a tue spese, ti dici, e che tu sia dannato se ti renderai ancora vulnerabile.
Ma la verità è, sarai dannato se non lo farai.
==================== Avendo riletto questo splendido passaggio del Libro Uno, ho preso una nuova decisione in questo meraviglioso giorno: condividere il mio amore incondizionatamente con tutti quelli coi quali entrerò in contatto. So che non sarà facile. Mi sono imbarcato in questa missione in precedenza. Ho abbracciato questa sfida in passato. Non sono sempre riuscito nel tentativo. (Ad esser sincero, non sono lontanamente riuscito quanto avrei sperato).
Ah, ma quello era Allora, e questo è Adesso. Ho vissuto un po’ più di Vita. Ho amato un po’ più pienamente. Ho riso un po’ più forte. Ho desiderato un po’ più calorosamente la più completa esperienza della Divinità in ogni momento che riesco a ricordare. So di più ora. E come dice la meravigliosa Maya Angelou: “Quando conosciamo meglio, facciamo meglio”.
Che mi dite di voi? Volete unirvi a me in questa avventura?
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Con amore,
Neale